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Scuole al Museo 2016 / 2017


Le nostre proposte per imparare a conoscere davvero la città e i suoi tesori

 

Il programma scuole MUVE per l’anno scolastico 2016-17  è strutturato in modo da risultare immediatamente e facilmente consultabile.

Scuole al Museo 2016-2017 logo web

Crediamo profondamente che i musei siano “strumenti di lavoro” importanti e versatili, per il mondo della scuola, anche alla luce della recente disposizione ministeriale che li definisce “di per sé” soggetti qualificati per la formazione del personale scolastico.
Siamo inoltre convinti che compito fondamentale dei musei sia quello di trasmettere valori, da condividere ed ereditare, con naturalezza e gioia.
Per questo lavoriamo molto sugli approcci e sulle metodologie, oltre che sull’ inclusione, e per questo monitoriamo attentamente e continuamente reazioni e comportamenti dei ragazzi. È necessario coinvolgerli, renderli partecipi e protagonisti, privilegiare l’interazione e il dialogo, nel quadro, però, di obiettivi didattici ed educativi rigorosi e solidissimi. Su tutto ciò aggiorniamo innanzitutto noi stessi e i nostri operatori, tutti professionisti di alto livello. Ma su questo siamo anche in perenne ascolto e aperti a contributi e proposte. Vorremmo quindi condividere esperienze, studi, idee e su tutto questo creare momenti di formazione attiva rivolti ai docenti, come occasioni che siano, contemporaneamente, di confronto e di sperimentazione concreta.
A questa impostazione si ispira l’intera, vasta gamma delle attività che rivolgiamo alla scuola di ogni ordine e grado, dall’infanzia al Sistema di Istruzione superiore (universitario ed equipollente), e al corpo docente.

Il programma MUVE per l’anno scolastico 2016-17 prevede, come sempre, in ogni museo e in alcune mostre temporanee (selezionate come occasioni da “cogliere al volo”), percorsi attivi e laboratori. Individua, per ciascuna attività, le fasce scolastiche e gli ambiti disciplinari coinvolti. Tra le proposte varate lo scorso anno, si consolida e si amplia la “scuola di lingua in museo” con metodo CLIL, in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in quest’ambito dell’Università Ca’ Foscari. mentre la sezione “ Museo in classe” si rafforza, configurandosi come percorso formativo di “ricerca-azione” per gli insegnanti oltre che di sperimentazione concreta e vivace per gli allievi. Sempre per gli insegnanti sono previsti corsi, itinerari, e la giornata speciale di settembre in cui il programma per l’anno scolastico viene presentato e condiviso.
Tra le novità di quest’anno, si segnalano i percorsi plurisensoriali per non vedenti in 4 musei; importantissime e inedita è poi la proposta di attività integrate tra Museo Correr e Museo Archeologico Nazionale legate a epica e mitologia, e alle relazioni tra classicità e classicismo; altra novità è l’articolato percorso sulla lettura e il libro proposto alla Biblioteca del Museo Correr.

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  • I percorsi attivi ovvero vivere il museoSono itinerari guidati, caratterizzati sempre da impatto dinamico e modalità interattive, ben “oltre” la tradizionale visita guidata. Calibrati in relazione alle diverse fasce scolastiche e alle molteplici esigenze di approfondimento, da un lato consentono di cogliere tutti gli aspetti caratterizzanti ed essenziali del museo, dall’altro permettono, data la ricchezza e la vastità del patrimonio, approcci personalizzati e mirati a temi specifici. Il taglio di ogni percorso, quindi, può essere modulato in relazione a eventuali esigenze dell’insegnante, che possono essere espresse (preferibilmente) prima, ma anche al momento stesso della visita. Per la scuola primaria e secondaria di primo grado, i percorsi attivi prevedono sempre supporti didattici, perlopiù in forma di agili e accurati libretti con schede gioco, espedienti narrativi e materiali che restano a disposizione di allievi o insegnanti al fine di sedimentare e integrare anche in classe l’esperienza vissuta in museo.
  • I laboratori  ovvero “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”Dedicati soprattutto, ma non solo, agli allievi più giovani, i laboratori prevedono sempre una prima fase d’esperienza nelle sale del museo, per favorire familiarizzazione col patrimonio storico artistico o scientifico e cogliere fino in fondo l’impatto emozionale e plurisensoriale che esso è in grado di offrire e proseguono poi con attività pratiche, che si svolgono in aule attrezzate o anche nelle sale espositive stesse. Applicando criteri e metodi della pedagogia attiva, propongono sperimentazioni e attività manuali che consentono un avvicinamento immediato a tecniche o peculiarità artistiche, scientifiche, compositive sempre profondamente connesse al museo in cui si svolgono, e che sarebbe difficoltoso e probabilmente improduttivo proporre solo in teoria. Ai ragazzi restano inoltre sempre i “prodotti” che sono riusciti a realizzare, rafforzando l’empatia, il ricordo e il significato dell’esperienza.
  • Le “esigenze speciali” ovvero inclusione e oltreSia i percorsi attivi che i laboratori sono strutturati secondo criteri di massima inclusione, ma sono sempre rimodulabili in base a eventuali specifiche esigenze: prevediamo, ad esempio,
    • in caso di presenza di persone con problemi di udito, l’integrazione nello staff di comunicatori in LIS, la lingua dei segni;
    • in caso di problemi motori, adattiamo i percorsi per eliminare barriere architettoniche;
    • in caso di persone ipovedenti, modifichiamo ad hoc i materiali; in caso di persone NON vedenti, abbiamo elaborato e proponiamo itinerari plurisensoriali in 4 diversi musei;
    • in caso di problemi cognitivi, riadattiamo e personalizziamo materiali e proposte.

Non esitate a contattarci dunque a education@fmcvenezia  per costruire insieme un’ integrazione vera.

  • Scuola di lingua in museo ovvero i musei come spazi e strumenti per imparare o migliorare una lingua straniera. Questa proposta non va confusa con l’offerta rivolta al pubblico di turisti e ospiti della città. In quel caso l’uso della lingua serve infatti a rendere comprensibili a uno straniero i contenuti  di un’attività museale, e i professionisti che le conducono sono formati per questo, mentre, invece, “Scuola di lingua al museo” propone ai nostri studenti uno spazio didattico specificamente orientato all’apprendimento della lingua, utilizzando il museo come strumento, secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) promossa dalla Commissione Europea e ora introdotta anche dal MIUR nella scuola italiana. Prevediamo due tipologie di proposte, per destinatari diversi:
    • 1) attività condotte da docenti madrelingua inglese e francese rivolte alla scuola secondaria e mirate al miglioramento e all’esercizio in queste lingue, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari- Scienze del Linguaggio e con l’Alliance Française
    • 2) percorsi personalizzati di avvicinamento alla lingua e cultura italiana per ragazzi stranieri arrivati da poco,  in collaborazione con il Servizio Immigrazione del Comune di Venezia.
  • Museo in classe ovvero formazione e azione. Gli operatori dei musei vengono a scuola e svolgono lì laboratori o attività di approfondimento. Con una metodologia ispirata ai criteri della ricerca–azione, in cui teoria e prassi educativa sono momenti inscindibili, le attività proposte si configurano come attività formative per i docenti, ai quali si trasmette know how secondo un progetto condiviso, e contemporaneamente esperienza e sperimentazione pratica per i ragazzi, consentendo la verifica immediata dell’efficacia del metodo.
  • Decido io ovvero proposte rivolte direttamente ai ragazzi più grandi.
  • Per i docenti. Oltre al collaudato Educational day e alle visite alle mostre, prevediamo di costruire un percorso formativo di carattere metodologico caratterizzato da coinvolgimento dell’intero gruppo degli “attori” (docenti, studenti, operatori), con moduli successivi e autonomi tra loro.  Si inizia da un seminario nell’ambito dell’Educational day, previsto il 7 settembre 2016 al Museo Correr, si prosegue con un corso di 4 giornate, dedicato alla progettazione creativa, oltre che con le sessioni di sperimentazione attiva proposte  con“ Museo in classe”.

Va inoltre segnalato che da quest’anno per la prima volta le procedure di prenotazione sono snellite, semplificate e rese immediatamente accessibili online, grazie a una piattaforma elaborata sulla base dell’esperienza del MUSE, forse il museo con la maggiore incidenza di pubblico scolastico in Italia.

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INFORMAZIONI

Attività Educative e Relazioni con il Pubblico
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Fax: 0039 041 2700371
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