Mostra dei costumi di Danilo Donati per i film di Pierpaolo Pasolini a cura della Sartoria Teatrale Farani di Piccolo Luigino in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia. Pensare, nel terzo millennio, a Pasolini che ha poeticamente aggredito il cinema, che ha riscritto, nel ruolo di “filmaker” moderno, il teatro della tragedia antica, che ha creato, sulle scene delle riprese, delle cerimonie dipinte “alla Giotto”, che fu sempre animato da un desiderio furioso e dalla disperata vitalità di colui che raccoglie nel suo modo di sentire le vocazioni dell’uomo della letteratura, di cinema e teatro, è a questa simbiosi rituale e necessaria che si interessa la mostra “Pasolini–Donati”.
La mostra presenterà costumi dal Vangelo secondo Matteo, che Pasolini girò a Matera, Edipo re, girato in Marocco, Porcile, con riprese fatte tra l’Etna e Catania, Decameron, filmato tra Napoli, Caserta e la Sicilia; infine Il fiore delle mille e una notte, per cui Pasolini girò in Marocco e nello Yemen.
Con questa mostra la Biennale Teatro ha voluto fare appello ai “costumi-sculture”, ai tessuti creativi, ai tagli d’epoca e ai drappeggi misteriosi così accuratamente elaborati grazie ai quali Danilo Donati ha tradotto in “materia vestita” la materia impenetrabile dei personaggi mitici, visionari, simbolici o dannati che attraversano in massa il Mediterraneo che ci ha trasmesso l’occhio fotografico di Pasolini.
E la prospettiva inedita di questo viaggio nell’inestimabile patrimonio della casa di alta moda Farani, la cui produzione artistica è strettamente legata per l’ambito creativo al genio di Donati costumista, dà a ciascuno di noi la possibilità di ricostruire nello spirito le sequenze, le sceneggiature, i dipinti, gli aspetti umani ed immaginari, i sogni popolari, gli incubi crudeli e la segreta pietà.