Otto sculture in vetro site-specific realizzate a Murano dall’artista londinese di origini veneziane. Allestita nel portego al primo piano del Museo, la mostra – a cura di Alessandra Landi – rappresenta un omaggio a Venezia e un intenso dialogo tra allestimento, arti applicate, scultura, tradizione del materiale e nuove sperimentazioni nella lavorazione.
L’opera di Tristano di Robilant, specialmente in questa occasione, si riallaccia all’aurea veneziana tramite il vetro e l’evocazione di temi secolari. Il colore ambra, utilizzato per varie sculture e alcune punte di rosso dogale, richiama le icone bizantine sia per l’intensità coloristica, che per la forte carica spirituale, accentuata nei momenti in cui i caldi raggi crepuscolari accarezzano le superfici. Anche la purezza, data dalla trasparenza del vetro, ricorda l’elemento principe di Venezia: l’acqua. Le linee, quasi sempre sinuose, giocano con i diversi pezzi delle sculture che oscillano tra un incerto equilibrio e una sicura fermezza della parte più esterna. Tutto questo crea poesia e liricità in otto pezzi unici di grande sensibilità e impatto.