Museo di Palazzo Palazzo Mocenigo

Palazzo Mocenigo

ESPLORANDO I LIMITI TRA COSTUME DESIGN E ARTI VISIVE

Mostra

In occasione di Venice Design Week 

Dal 6 al 14 ottobre 2018
Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo

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A cura di Michela Codutti
Design esposizione Michela Codutti.

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Visita guidata Giovedì 11 ottobre ore 10.30 (si prevede acquisto biglietto del Museo)

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La mostra presenta una selezione di costumi, video, immagini, disegni di 8 artisti che hanno superato il master di Costume Design e Visual Arts 2018 della Royal Academy of Fine Arts di Anversa condotto dai docenti: Alex Mallems e Myriam Van Gucht. L’accademia è stata fondata nel 1663 ed è tra le più antiche accademie d’arte del mondo occidentale, è inserita nell’Artesis Plantijn University College. Il dipartimento di Costume Design teatrale è stato avviato 35 anni fa. Ed oggi con il Master Arti visive / Costume Design teatrale attrae studenti da tutto il mondo. Gli studenti sviluppano nel percorso universitario progetti che contribuiscono a formare un nuovo punto di vista sulla produzione contemporanea. L’originalità è orientata ad un approccio sinergico tra “costume design” e “arti performative”. Il lavoro degli otto diplomati del Master Theater Costume Design presentati nella mostra al Museo di Palazzo Mocenigo è rappresentativo dell’approccio individuale suggerito dall’Accademia di Anversa e trae origine da una domanda iniziale che gli studenti si pongono. In mostra saremo coinvolti emozionalmente nello scoprire gli universi individuali che portano ad espressioni diversificate e a costumi
inaspettati e originali.

Ruby Renteurs esplorando la straordinaria vita delle api, ha progettato costumi integrati in una serie giocosa di video.

Cisse Royens posiziona i costumi e sé stesso in diversi paesaggi. Attraverso la fotografia e video strumentalizza la presenza del costume e della persona che lo indossa.

Vittoria Spadafora analizza il modo in cui il viaggio influenza il suo lavoro. Metaforicamente parlando, i suoi costumi e il suo corpo sono dei veri e propri diari di viaggio.

Eleni Theodoropoulou analizza il rapporto che c’è fra le persone e lo spazio nell’ambito della sala d’attesa, e nello specifico usa come elemento rappresentativo della sua performance la sedia. Il lavoro riassume l’intento dell’artista di “rendere un corpo sedia e una sedia corpo”.

Elina Valdmane ha progettato una serie di costumi che sviluppano i sensi dell’orientamento, un aspetto essenziale nella vita dei non vedenti. Elina utilizza il linguaggio Braille applicandolo ai costumi e accessori fashion.

Sietske Van Aerde ha disegnato 1.000 possibili costumi e ne ha fatto una selezione che è stata sviluppata in costumi scultorei e presentata in un video. Nella ideazione dei costumi, il processo creativo di Sietske parte dai materiali e dai colori e non dai corpi che li indosseranno.

Mieke Vandensande ha realizzato l’installazione Linee Guida, che definito uno spazio, ne ricava costumi di forme geometriche rappresentative dello spazio in questione che va ad indossare durante una video performance. Mieke strumentalizza il movimento della persona all’interno dello spazio della performance.

Il progetto di Manuela Vilanova consiste in un’installazione che ha lo scopo di de-costruire e narrare gli stereotipi di genere sessuale, emblemi della sottomissione femminile, in una società fortemente maschilista.

Produzione progetto: euroinnovators 
Partner progetto: Royal Academy of Fine Arts Antwerpen, Fondazione Musei Civici di Venezia MUVE, Venice Design Week, Younger’s in Movie

Per informazioni:
info@euroinnovators.orgmail@venicedesignweek.it – tel. +39 328 1765744

Di seguito la lista dei nomi degli otto artisti selezionati e i loro progetti:
Ruby Renteurs (Belgium) “La perfezione ci sta uccidendo?”
Cisse Royens (Belgium) “Il paesaggio scompare e resta la prospettiva”
Vittoria Spadafora (Italy) “Persone in movimento”
Eleni Theodoropoulou (Greece) “Sala d’attesa”
Elina Valdmane (Latvia) “Sei modi per trovare la via di casa”
Sietske Van Aerde (Belgium) “1.000 costumi fanno un maledetto party”
Mieke Vandensande (Belgium) “Linee guida”
Manuela Vilanova (Uruguay) “Corpi invisibili e inquieti, Infinito Silenzio”