dal 20 Gennaio al 22 Aprile 2018
Museo di Palazzo Mocenigo. White Room
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La presentazione di pezzi Katagami e Katazome nella White Room al piano terra del museo rappresenta a tutti gli effetti un approfondimento sul tema del legame tra Venezia e l’Oriente: l’esposizione illustra infatti un aspetto particolare della storia culturale ed etnografica degli artigiani giapponesi, con particolare riferimento al tessuto d’abbigliamento.
I tanti esempi di tessitura e stampa presentati e provenienti dalle collezioni private di Franco Passarello, che cura anche l’allestimento, Ishimi Ousugi e Nancy Stetson Martin, dimostrano con evidenza la lunga tradizione e l’alta qualità degli abiti indossati in Giappone.
Katagami e Katazome. Simbologia e decorazione dei tessuti in Giappone
Prima del Ventesimo secolo il Giappone era un paese di tessitori, dove gli artigiani creavano superbi tessuti con fibre naturali, seta e cotone operando con i telai e i tini di tintura dei cortili. Le differenti tecniche di intaglio rappresentano la qualità professionale degli artigiani che, di generazione in generazione, hanno tramandato la raffinatezza dei loro interventi.
La mostra, che si realizza con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano , rappresenta dunque una straordinaria opportunità per ammirare gli straordinari abiti e tessuti stampati con la tecnica katazome, esposti assieme alle matrici katagami utilizzate per questo scopo, appartenenti a un periodo che va dall’800 ai primi anni del ‘900 e dunque corrispondenti ai periodi Edo e Meiji.
Disegni e particolari di intaglio con specifici strumenti, diventano più che singoli strumenti di lavoro, opere dall’alto contenuto artistico.
A corollario delle maschere originali sono inoltre presenti anche indumenti finiti o parte di essi, evidenziando, ove possibile, le analogie tra la matrice e il tessuto finito. Contemporaneamente si vuole evidenziare l’analogia della simbologia tradizionale tra le varie tecniche esecutive, che trattano lo stesso elemento grafico con risultati diversi. In questa rassegna sono presenti temi “decorativi” anche su manufatti destinati a specifiche funzioni in cui il “decoro” può essere considerato superfluo.
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A cura di Chiara Squarcina
Allestimento a cura dell’arch. Franco Passarello
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Con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano