Un episodio noto tra le storiche vicende belliche della famiglia Mocenigo è raffigurato nella grande tela che ricorda lo scontro, presso l’isola greca di Sapienza, intercorso tra i corsari barbareschi e i veneziani guidati da Zaccaria Mocenigo (1634-1665), che si dice preferì morire incendiando la sua nave piuttosto che cadere in mano al nemico.
Degni di nota sono l’elaboratissima cornice dorata con stemma e figure allegoriche a tutto tondo e il lampadario che, come quello in sala 4, è attribuito all’officina di Giuseppe Briati (1686-1772), membro di una famiglia in cui l’arte vetraria si tramandava da generazioni.
Affrescata sul soffitto la Metafisica, figura alata con il sole nel petto, tiene per mano la Famiglia. Seguono due figure con i simboli del potere politico e religioso, allusioni alle cariche ricoperte dai membri della famiglia Mocenigo.
Compaiono anche la Giustizia con la bilancia, la Pace con l’ulivo e un putto con corona d’alloro. Terminano l’elenco la Fortezza e la Virtù guerriera, con colonna e scudo, mentre in alto a sinistra due figure sono identificabili come il culmine dell’apoteosi.
_
Le sale espositive del Museo presentano anche un’importante selezione di abiti e tessuti del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume di Palazzo Mocenigo.
Consulta le relative schede:
– Italiano >
– English >
– Français >