In questa sala la serie dei fasti della famiglia Mocenigo si conclude con tre dipinti dedicati ad Anna Maria Luisa de’ Medici (1667-1743), figlia del granduca Cosimo III di Toscana ed elettrice del Palatinato. Ultima della sua dinastia, rimasta vedova partì da Düsseldorf per raggiungere Firenze, sua città natale che legò indissolubilmente, con il Patto di famiglia del 1737, al patrimonio artistico dei suoi antenati.
Tra le varie tappe del suo lungo viaggio, alloggiò a Verona, ospite presso i marchesi Carlotti.
La tela più grande, raffigurante il corteo celebrativo in suo onore, è frutto di una manipolazione prospettica che ne esalta la panoramica magnificenza. Corrette sono le posizioni a sinistra di palazzo Carlotti e al centro della porta Borsari, mentre quest’ultima è immaginariamente svincolata da altri edifici e in diretto contatto con piazza dei Signori, in realtà distante, dove compare il palazzo del Capitanio e la Torre dei Lamberti.
Alvise III Mocenigo (1671-1745), allora capitano a Verona, in onore della principessa organizzò per la sera del 9 ottobre 1717 un gran ballo nella sua residenza. Il secondo dipinto mostra l’arrivo nel cortile del palazzo del Capitanio con le insegne del dominio veneziano, cancellate poi in un impeto patriottico volto a rievocare l’indipendenza di Verona sotto gli Scaligeri, mentre la terza tela illustra, in un ampio salone, la scena finale del ballo.
Sui ripiani si trovano il ritratto della moglie dell’ultimo Mocenigo assieme a fotografie dei Savoia del ramo di Aosta.