Museo di Palazzo Palazzo Mocenigo

Palazzo Mocenigo

NUOVI PERCORSI A PALAZZO MOCENIGO. Tra moda e profumo

Intervento W. Hartsarich

 

Con la riapertura del Museo di Palazzo Mocenigo la Fondazione Musei Civici di Venezia centra un’importante missione sotto il profilo culturale che nasce con l’intenzione di mantener viva la volontà dell’ultimo discendente della nobile famiglia, Alvise Nicolò Mocenigo: quella di utilizzare l’antica dimora patrizia che egli donò, per disposizione testamentaria al Comune di Venezia, nel 1945, come“Galleria d’Arte, a completamento del Museo Correr”. L’auspicio in realtà si concretizzò nel 1985, quando il Palazzo di San Stae, entrato nel frattempo a far parte del sistema dei Musei Civici Veneziani, veniva aperto al pubblico come significativo esempio di casa patrizia veneziana del ‘700, sede del nuovo Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume.

Attraverso il radicale intervento di restyling e l’ampliamento dei percorsi espositivi che in questi mesi hanno interessato la sede – e che cade a trent’anni esatti dal primo restauro – si è tuttavia non solo voluto attualizzare la proposta espositiva di uno dei musei più importanti del circuito MUVE, arricchendola di uno straordinario capitolo dedicato al Profumo, grazie all’importante collaborazione della famiglia Vidal, ma fortemente ribadire quell’originale “proponimento” che oggi più che mai appare perfettamente in linea con quello che ispirò altri “collezionisti-benefattori”. Uno su tutti “quel” Teodoro Correr al quale risale il nucleo fondante dell’immenso patrimonio dei Musei Civici di Venezia, ora suddiviso tra il museo che ne porta il nome e tutte le altre nostre sedi.Con tali premesse si può meglio comprendere perché in questa articolata operazione di recupero non poteva non essere coinvolto l’intero sistema della Fondazione, che con decine di opere d’arte e oggetti, a loro volta recuperati dai depositi o restaurati per l’occasione, ha contribuito a fare di Palazzo Mocenigo una vera e propria wunderkammer del Settecento, rafforzandone la naturale inclinazione legata alla storia della Moda e del Costume. Un’azione “corale” che ha coinvolto il Museo Correr, dal quale giungono i dipinti con soggetti storici e celebrativi veneziani, che si integrano con altri importanti dipinti provenienti da Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano; mentre le “serpentine”, le ampolle e le antiche attrezzature da laboratorio, che valorizzano la straordinaria e inedita sezione del Profumo, arrivano dal Museo del Vetro di Murano con gli antichi merletti e i ricami dal Museo del Merletto di Burano e gli splendidi erbari dal Museo di Storia Naturale.

Un risultato dai contorni straordinari, reso possibile grazie all’impegno di professionalità del calibro di Pier Luigi Pizzi, Gabriella Belli, Chiara Squarcina, che,insieme alla famiglia Vidal, a tutte le maestranze e all’intero staff della Fondazione,hanno intensamente lavorato per restituire in brevissimo tempo questa prestigiosa sede alla città, rinnovata radicalmente.

Walter Hartsarich (Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia)