Museo di Palazzo Palazzo Mocenigo

Palazzo Mocenigo

NUOVI PERCORSI A PALAZZO MOCENIGO. Tra moda e profumo

Intervento C. Squarcina

 

La vita nobiliare settecentesca della Serenissima torna a risplendere a Palazzo Mocenigo di San Stae, dopo un rivitalizzante intervento di restyling. Esempio tra i più notevoli di edificio storico veneziano, abitato fin dall’inizio del ‘600 da un ramo cadetto dei Mocenigo, una delle più importanti famiglie veneziane, il celebre palazzo riapre le sue porte, arricchito da un percorso espositivo raddoppiato e da molte altre novità e sorprese, tra cui una straordinaria e inedita sezione dedicata al Profumo.

Un “viaggio” in venti sale, attraverso un layout che si caratterizza per l’eleganza essenziale, a suggerimento di una storicità “sottintesa” e percepibile grazie ai preziosi manufatti esposti, che provengono in parte dai depositi del museo, in parte dagli altri musei della Fondazione e, ancora, dal prestigioso tesoro della Scuola Grande Arciconfraternita di San Rocco. Ma soprattutto un progetto sostenuto dalle geniali intuizioni del Maestro Pier Luigi Pizzi, che ne ha curato l’allestimento museografico, dal mecenatismo della famiglia Vidal (Mavive) e dalla coraggiosa intuizione di Gabriella Belli direttore della Fondazione e del Presidente della Fondazione, Walter Hartsarich, che hanno perfettamente compreso come questo importante recupero potesse contribuire in modo determinante alla vita culturale della città, in perfetta sintonia con le attività delle altre sedi della Fondazione, trovando al contempo, un’eufonica corrispondenza con quel mondo della moda e del costume di cui il Museo è espressione.

L’esito dell’intervento, infatti, è sostenuto dalla volontà di supportare concretamente uno dei settori italiani attualmente più importanti e forti: quello della moda. Nello specifico se il primo piano nobile, oggetto dell’intervento di restyling, assumerà le fisionomie di un’ambientazione storica veneziana con l’importante capitolo dedicato al Profumo, il secondo piano sarà oggetto di investimenti per la creazione di un white cube, ospitando approfondimenti tematici, study collections e mostre dossier legate al passato e al futuro della moda e del costume, in Italia e all’estero. La conservazione e lo studio dei manufatti tessili e dei capi d’abbigliamento, che qui avrà luogo, anche mediante il confronto iconografico (grazie all’annesso Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume), potranno dunque essere intesi non solo come un “atto di rispetto” verso un virtuosistico artigianato ma, soprattutto, come un doveroso riconoscimento artistico di una produttività straordinaria ed eccezionale che a tutt’oggi ci contraddistingue nel mondo.

Chiara Squarcina (Responsabile Museo di Palazzo Mocenigo)